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Il Bilancio Sociale

Il Bilancio Sociale

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Il bilancio sociale è un documento con il quale un’organizzazione che sia una impresa, un ente pubblico o un’associazione, comunica gli esiti della propria attività non limitandosi ai soli dati finanziari e contabili. Viene infatti a definirsi quale strumento di rendicontazione delle responsabilità, dei comportamenti e dei risultati sociali, ambientali ed economici delle attività svolte. Vuole offrire un’informativa strutturata e puntuale a tutti i soggetti interessati che non sarebbe ottenibile leggendo soltanto bilancio di esercizi.
Le nuove Linee Guida per il Bilancio Sociale hanno definito l’applicazione della nuova normativa a partire dalla redazione dei bilanci dell’anno 2020.
La presentazione del bilancio sociale è dunque obbligatoria entro il 30 giugno 2021.
In un’ottica di trasparenza e di informazione verso terzi, è oggi il documento in grado di consentire una verifica dei risultati in termini di qualità e di efficacia delle attività.
Diventa un elemento strategico per tutte le organizzazione improntate alla sostenibilità e le sue valenze sono molteplici perché collegate alla cultura organizzativa, alla trasparenza, alla governance, al management, all’etica e ai valori dell’ente.

In MoCa Future Designers, in collaborazione con Go4Benefits e Pegaso Network, abbiamo avviato un processo di ricerca collaborativa che trasforma i dati delle organizzazioni in conoscenza e in drivers per il cambiamento.

Come facciamo?
Attraverso un processo di formazione e di ricerca collaborativa facilitato dai nostri ricercatori professionisti che trasformano i dati in conoscenza e saggezza organizzativa e in messaggi comprensibili e stimolanti da comunicare all’interno della propria organizzazione e all’esterno.

Il nostro è un prodotto nuovo, interattivo, dinamico e modulabile, che fa proprie le indicazioni contenute nel bilancio sociale e la metodologia della valutazione di impatto, anch’essa resa obbligatoria dalle linee guida definite.

Co-learning and co-living through arts

Il workshop “co-learning and co-living trought arts” nasce in occasione del meeting finale del progetto Erasmus Plus KA3 META (Minority Education Through Arts) e risponde alla necessità di un confronto tra esperti, attivisti, artisti e insegnanti sulle metodologie utilizzate e soprattutto di una riflessione sul valore aggiunto e l’impatto di tali metodologie sui processi di apprendimento.
Obiettivi del workshop sono stati:
▪ condividere le lezioni apprese dal progetto META e co-valutare l’esperienza
▪ identificare e valutare le contaminazioni e le opportunità derivanti dalla lunga esperienza di
IYMF e MUS-e, da cui deriva il progetto META
▪ Mettere in comune metodi e strumenti basati sull’arte che possano contribuire a una società
inclusiva
▪ Condividere emozioni, pensieri e ispirazione come una comunità di pratiche che riconosce nei
valori comuni il loro percorso continuo
▪ Valorizzare la dimensione della convivenza e della co-costruzione di conoscenze e abilità in
un ambiente profondamente ecologico

Give a chance

L’Europa è uno spazio geografico di incontro tra nazionalità, patrimoni culturali, generi e generazioni: attraverso lo scambio di buone pratiche finanziato dal programma dell’Unione Europea Erasmus Plus l’Università della Terza Età di Bialystok (Polonia), la ONG Turca Global Gelisim Dernegi e MoCa puntano a “dare un’opportunità” a tanti cittadini europei di conoscere ed apprezzare le culture e le tradizioni dei paesi di provenienza dei rifugiati politici attualmente in Europa. Grazie alla danza, alla musica, al teatro ed al canto I educatori ed insegnanti europei e non europei abbattono il muro della diffidenza e della paura. Il progetto prevede corsi di formazione e viaggi in Turchia, Polonia e Italia nel periodo 2018-20.

Coprogettazione zona 7 Umbria

Con il Comune di Gubbio come capofila, i Comuni della Zona Sociale 7 dell’Umbria in collaborazione con la società civile organizzata locale, per la prima volta co-progettano in forma partecipativa, l’innovazione della filiera dei servizi sociali ai cittadini. Questi sono coinvolti e ascoltati nei loro plurimi ruoli e bisogni come famiglie, anziani, adulti che hanno perso il lavoro, disabili, giovani, bambini e bambine. Proprio per la dimensione sperimentale e partecipativa della co-progettazione, MoCa ha disegnato e sta realizzando la valutazione di impatto del progetto con il suo approccio metodologico “mixed methods”: analisi dei bisogni (GOPP), problematizzazione delle dinamiche di cambiamento (Theory of Change), ricerca, formazione e story telling combinati nelle fasi di progetto per produrre evidenze su “che cosa sta cambiando” in una relazione rigorosa di causa (le azioni di progetto) ed effetti (il desiderato miglioramento della qualità della vita dei cittadini)

L’innovazione nei servizi di assistenza domiciliare agli anziani. Modelli organizzativi e nuovi profili per gli operatori

La ricerca realizzata in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Firenze si propone di individuare i driver dell’innovazione nella filiera dei servizi agli anziani, in particole in termini di modelli organizzativi, profili di competenze, pratiche di collaborazione e di integrazione dal basso e tra soggetti diversi. Le trasformazioni profonde dei bisogni del cittadini, del welfare, e le diverse forme di risposta dei servizi dei assistenza domiciliare rimettono in discussione la filiera cittadino – caregiver – famiglia – comunità – Terzo Settore – imprese private e governance territoriale. . La ricerca sul campo in Lombardia, Piemonte, Liguria, Toscana ed Umbria intende evidenziare pratiche emergenti di assistenza domiciliare che integrano, sperimentano e innovano i servizi tradizionali, al fine di tracciare una nuova cultura della domiciliarità e della cura basata sulla volontà di rispondere ai bisogni in un’ottica comunitaria e di progettare gli interventi in modo partecipato.

Formarsi in carcere

Attraverso un percorso di ricerca-azione-formazione e il coinvolgimento diretto di operatori degli istituti penitenziari e operatori del Terzo Settore si intende rilevare le criticità, strutturali e/o procedurali, relative al servizio di inserimento lavorativo dei detenuti e strutturare un percorso formativo rivolto alle diverse figure professionali.Il percorso, inoltre, pone particolare attenzione a migliorare i processi di collaborazione tra gli Istituti penitenziari e il sistema delle Cooperative
per favorire l’incrocio tra la domanda e l’offerta di lavoro e migliorare la collaborazione tra Istituti e Cooperative..
Gli esperti del Dipartimento FORLILPSI hanno messo a disposizione la loro esperienza di ricerca nell’ambito della pedagogia penitenziaria e della gestione dei processi formativi in età adulta in organizzazioni complesse.

COM.PRO Community di protezione dei minori dalle dipendenze”

Com.Pro. si pone come obiettivo sollevare il velo ed il tabù sull’uso delle droghe da parte degli adolescenti e dei giovani (ma non solo), creare nuova conoscenza e coscienze del problema basata su evidenze. In particolare il focus verte sull’uso e il consumo delle cosiddette Smart Drugs, o droghe furbe: queste infatti spesso non sono presentate o percepite come droghe ma come integratori o prodotti naturali. Si stima che ogni giorno ne vengano inventate e sintetizzate di nuove per cui la normativa spesso non riesce a stare dietro alla ricerca con il risultato che una sostanza pericolosissima per la salute dei più giovani può essere venduta legalmente per mesi finché non viene classificata come illegale. Il team di MoCa partecipa alla riflessione ed alla campagna di comunicazione e si occupa della azioni di monitoraggio, valutazione, e autovalutazione. E’ responsabile inoltre della definizione ed elaborazione dei questionari rivolti ai giovani per rilevare il livello di conoscenza e aspettative rispetto all’uso delle droghe..